“La Casa Italiana”: una nuova rubrica per Villa Alda.

Con questo articolo inauguriamo una nuova rubrica sulle case italiane. Quando si parla di stile italiano, non si può prescindere dalla nostra architettura che attraverso i secoli si è evoluta in maniera sorprendente e che ha lasciato la propria eredità nei nostri territori, nei paesi, nelle città. A nostro modo, quindi, ci piacerebbe dar conto di questo patrimonio immenso di casali, ville, residenze e delle loro peculiarità, le scelte architettoniche compiute dagli architetti, gli arredi, e quant’altro possa fornire un quadro, a grandi linee, dell’opera. A voi, proponiamo un lettura leggera, volutamente poco tecnica, scorrevole e un poco impressionistica del tema.

Villa Fanny, sobrietà ed eleganza per una casa italiana storica in stile liberty

La prima impressione, arrivando a Villa Fanny, è di trovarsi nella tranquilla area residenziale d’una qualche città del nord Europa. L’idea ci sfiora per le tonalità – inusitate per la mediterranea Cagliari – che dominano l’esterno dell’edificio; un gioco netto e preciso di bianchi e neri che ci accompagnerà lungo tutta la durata della visita a questa bella casa, diventata un lussuoso hotel dal 2007. Situata a pochi passi da Viale Merello, una via cagliaritana nota per le imponenti ville di chi conta in città, Villa Fanny risale agli inizi del ‘900.

Un po’ di storia.

L’edificio fu fatto costruire dalla famiglia Pernis, una famiglia di influenti svizzeri trapiantati in Sardegna agli inizi dell’ottocento, che svolse un importante ruolo consolare – Joasis Pernis fu console per la Svezia, la Norvegia e per il Regno unito per oltre quarant’anni – e imprenditoriale; tra le varie attività, un’apprezzata cantina vitivinicola.

La famiglia Pernis possedeva inoltre diverse altre dimore nella stessa area. Per quanto riguarda Villa Fanny, si trattava probabilmente, in origine, di una raffinata abitazione di campagna, allorché lo sviluppo della città di Cagliari non aveva ancora occupato completamente quelle che allora erano le campagne confinanti col centro urbano e che dal dopoguerra sono parte integrante della città. Di quegli anni non abbiamo trovato memoria dello stile di arredamento né aneddoti della vita trascorsa tra quelle pareti. Pare che ci fossero delle stalle e un agrumeto (di cui qualche pianta è rimasta nel giardino attuale, per mantenere una certa continuità). 

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Poltrona in pelle della Ethnicraft modulare.

1279,00€

Sedia pieghevole Bistro in metallo della Fermob

73,00€

Lampada da tavolo in tessuto e terracotta.

108,99€

Cuscino Fish & Fish, 50 x 50cm della Serax

117,00€

La casa venne poi lasciata in eredità alle suore Rosminiane che ne hanno fatto un convento dove accogliere le studentesse universitarie che arrivavano da fuori città. Quando è stato acquistato era un collegio ormai dismesso. Gli arredi erano quelli scarni e austeri di un posto di preghiera; è ancora visibile la cappella, con tanto di altare e tabernacolo, ma ora è sconsacrata ed è stata adibita a sala per conferenze, meeting di lavoro, sala ristorante.

Quella che una volta era la sacrestia è diventata oggi la Sala Lettura, un tempo Sala del Fumo perché avrebbe dovuto ospitare chi dopo cena avesse voluto fumare un sigaro o bere del cognac. L’arredo in stile si avvale di un caminetto in pietra italiana, simile al tufo; nella villa ce ne sono altri undici, acquistati da un’azienda di Verona.

Villa Fanny oggi

Villa Fanny è oggi un elegante albergo situato in un’area tranquilla, a pochi passi dai principali punti di riferimento del centro di Cagliari. Lo stile è elegante ma accogliente e sobrio, l’ambiente caratterizzato da un’atmosfera sospesa e riposante che gli è regalata dal continuo incontro della luce naturale che entra dalle ampie vetrate con gli arredamenti dai colori scuri e chiari.

Il nome della Villa è un omaggio alla madre dei titolari, Fanny, che porta un nome non italiano, in quanto il padre, fratello del musicista Lao Silesu e appassionato anch’egli di musica, diede ai propri figli nomi di protagonisti di opere.

Lo stile

La nuova amministrazione ha deciso di mantenere le caratteristiche originali delle strutture. Per le ristrutturazioni sono stati usati materiali dell’epoca. Tolto l’intonaco si è mantenuto il tufo che ora caratterizza sia l’androne principale che alcune tra le camere; la pietra viva di color giallo chiaro, denominata anche “Pietra di Cagliari”, quella stessa che ha guadagnato a Cagliari la nomea di “Città del Sole”.

Finita la ristrutturazione, Lucina Cellino, la titolare, ha personalmente curato l’arredamento dell’immobile, contattando gli artigiani e le aziende che potessero trasformare la sua idea in realtà. Si è deciso di optare per uno stile classico contemporaneo che si adattasse al contesto mantenendo una certa continuità e linearità. Sia nel rapporto tra arredamento e architettura che nell’arredamento stesso. Lo stile liberty originario è stato mantenuto solo nella struttura; rimane, volutamente, un look retrò di mezzo novecento, la reminiscenza di un passato che si svela al visitatore attento.
Il progetto è stato affidato all’architetto Massimo Pisu, nome conosciuto nel settore dell’edilizia per strutture alberghiere, che ha progettato e fatto realizzare i mobili scuri, con rifiniture invecchiate, opera dell’artigiano Sandro Cicatelli.

Lungo la chiocciola delle scale ci colpisce un affresco liberty originale, ristrutturato e poi ripreso nelle scale del palazzotto (carpiate originali di fine 800 nell’ ingresso)

Camere e Suite

Per accedere alla zona notte si passa dal piano terra al soppalco dove si trovano le stanze da letto. Lungo la chiocciola delle scale che percorriamo, fa bella mostra di sé un affresco liberty originale, ristrutturato e poi ripreso nelle scale del palazzotto (carpiate originali di fine 800 nell’ ingresso) .

L’arredamento delle camere segue lo stesso stile della zona giorno, con mobili dallo stile invecchiato e un gusto classico ed elegante nell’arredamento, con l’eccezione del colore che in alcuni casi è chiaro. In alcune camere l’armadio si nasconde dietro delle finte porte.

Le due suites, la Suite Ercole e la Suite Fanny, prendono il nome dai genitori dei titolari. Le camere sono caratterizzate dalle scale elicoidali, opere raffinate fatte costruire su misura, che nascono in muratura e poi vengono ricomposte sul posto; sono frutto della progettazione dell’architetto Pisu e della manifattura dell’azienda Rizzi che conferiscono agli ambienti una sensazione di sospensione e leggerezza. 

Durante il nostro breve soggiorno, la titolare riporta che le persone che soggiornano presso l’hotel o che vi si recano per lavoro, le dicono spesso di essersi sentiti come a casa, a proprio agio. E in effetti la sensazione è proprio quella, sia per l’ospitalità della titolare, sia per gli ambienti accoglienti, luminosi e sobri nella loro eleganza minimal.

Villa Fanny è una location ideale per passare alcuni giorni a Cagliari. Trovate maggiori informazioni al link qui sotto:

www.hotelvillafanny.it

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